Quando girate per le strade della città e cercate un po’ di refrigerio al caldo sole estivo sotto un albero, è assai probabile che vi state fermando sotto un frammento di Australia o Sudafrica.
Giardini pubblici e privati, strade e piazze della città hanno una forte connotazione australiana o sudafricana. Alberi esotici, dalle fioriture intense e colorate, già da marzo vi accompagnano in un itinerario verde affascinante che si deve per lo più all’Orto botanico. Aperto nel 1789, nel quadro di un piano di ammodernamento della capitale siciliana voluto dal riformismo borbonico, l’Orto ha letteralmente trasformato il paesaggio verde della città, ma anche i nostri campi, relegando le essenze indigene ai margini del paesaggio
E’ in questo grande giardino di dieci ettari, proprietà dell’Università, che si sono sperimentati alberi ornamentali e da frutto, cactacee e piante tessili e utili.
Se non ci fossero stati i “Plant Hunters ”, se non ci fossero stati gli esploratori, Palermo sarebbe un po’ meno vivace. Se non ci fossero stati loro non ci sarebbe il Ficus strangolatore con tronchi, rami e radici che evocano film di John Carpenter. Nel giardino di via Lincoln ce n’è uno che da solo occupa 1200 metri quadrati e dà ombra e riparo a cinquecento persone. Nell’Orto convivono piante di tutti i continenti, dal papiro al bambù, dalle piante carnivore alle altissime araucarie, dalle splendide chorisie alle jacarande.
E anche quello che finisce oggi a tavola è spesso transitato dall’orto botanico prima di diventare una presenza costante dei nostri campi. Dal mandarino all’annona, dalla banana asiatica al pompelmo gigante, tutte le piante sono state acclimatate e studiate prima di diventare patrimonio comune degli agricoltori.
E l’Orto di Palermo con la donazione di un terreno fino all’Oreto ricevuta dall’Unicredit si appresta a diventare il primo orto botanico europeo che si affaccia su un fiume. Visitarlo significa conoscere il giardino subtropicale più ricco e vario del continente, un’esperienza dei sensi da vivere intensamente.
Palermitano, giornalista de “La Repubblica”, scrittore, esperto di botanica. Ha anche scritto “Arborea, la storia di Palermo in cento alberi illustri”, “Sicilia, Terra madre” e molti altri libri.